Riproduzioni quadri su tela e ogni superficie | Stampe di Arte
Info Spedizioni | Condizioni di vendita | Termini di Pagamento | Privacy Policy | Processo di Stampa | Contatti
Stampe di arte | Facebook Riproduzioni quadri - Copia d'arte | Youtube Stampe di arte | Twitter Stampe di arte | Google+
Cambia Lingua:
  italiano
Login
Registrati
SHOP | RIPRODUZIONI | CORNICI | MATERIALI | IMMAGINI | FOTO SU TELA | BLOG |
STILI ARTISTICI
  • Per cercare un artista particolare vai a fine pagina e clicca sulla voce ARTISTI A/Z
  • !!! NEW !!!
  • * TUTTE LE MATERICHE
  • * KLIMT - Materiche
  • * MONET - Materiche
  • * VAN GOGH - Materiche
  • * PALISI - Materiche
  • * RELIGIOSI - Materiche
  • * FIORI - Materiche
  • MALIARDE
  • MUSEO
  • BOCCIONI
  • BOTTICELLI
  • CARAVAGGIO
  • EL GRECO
  • GAUGUIN
  • KLEE
  • KLIMT
  • LEONARDO DA VINCI
  • MICHELANGELO
  • MONET CLAUDE
  • MUCHA
  • RAFFAELLO
  • RENOIR
  • TURNER
  • VAN GOGH
  • VARI ASTRATTI
  • CONTEMPORANEI
  • MADONNE
  • ANGELI
  • RELIGIOSI
  • LE GROTTESCHE
  • IMMAGINI RAGAZZI
  • TROMPE L'OEIL
  • ITALIA
  • MARINE
  • PAESAGGI
  • FOTO SPAZIO
  • FOTO DAL MONDO
  • FOTO VARIE
  • FOTO CITTÀ
  • FOTO FIORI&FRUTTI
  • FOTO AEREI
  • FOTO MOTO
  • FOTO ANIMALI
  • ELABORAZIONI GRAFICHE
TOP 5 ARTISTI
  • Klimt Gustav (1862-1918)
  • Klee Paul (1879-1940)
  • Van Gogh Vincent (1853-1890)
  • Colle Pasquale
  • Monet Claude (1840-1926)
Carica la tua foto

Il bacio (part. quadrato), 1907-1908 MATERICA OTTONE


materica L:140cm - H:140cm
materica L:120cm - H:120cm
materica L:90cm - H:90cm
materica L:75cm - H:75cm
materica L:60cm - H:60cm
Telaio
No Telaio / No Stretcher bar
Telaio classico piatto
Telaio stondato
Telaio a cassonetto
Cornici
Nessuna cornice / No frame
vedi cornice
080 01 wenge (con tela montata a sbalzo/with canvas mounted embossed)
vedi cornice
080 02 bianco (con tela montata a sbalzo/with canvas mounted embossed)
vedi cornice
080 03 ciliegio (con tela montata a sbalzo/with canvas mounted embossed)
vedi cornice
080 04 oro foglia (con tela montata a sbalzo/with canvas mounted embossed)
vedi cornice
080 05 argento foglia (con tela montata a sbalzo/with canvas mounted embossed)
vedi cornice
Mouse over image to Zoom
 
M-K0301

236.36 €

Video

descrizione

Il dipinto Il Bacio è l’opera di Klimt più famosa e anche maggiormente diffusa attraverso riproduzioni di ogni tipo. Appartiene a una fase della produzione klimtiana chiamato ‘‘periodo d’oro’’, perché l’artista fece allora un uso particolarmente intenso di colori dorati e di oro a foglie. La popolarità dei quadri di questo periodo è dovuta, probabilmente, all’accentuato uso dell’oro, non propriamente definito colore. Questo infatti evoca associazioni di tipo mistico religiose o altre legate più alla sfera materiale, alla preziosità. In una sorta di climax ascendente all'interno di un tema più volte ripetuto, il Bacio può rappresentare il punto di arrivo dell'unione perfetta, simbolica di uomo-donna. Nel Bacio si esprime la visione di abbandono e dedizione della donna nei confronti dell'uomo, uomo rappresentato proteso in avanti,in atteggiamento di forza protettiva e tenerezza nei confronti di chi si abbandona totalmente a lui: l'accento in questo caso si pone, quasi un'eccezione nel panorama della produzione klimtiana, sul connubio ideale, spirituale e fisico, delle due figure. La donna non è più conturbante e solitaria, arbitro unico del mondo maschile in un gioco di rimandi e ammiccamenti erotici, ma c'è una dualità di principi vitali che si fondono, in un reciproco scambio di sensi e amore infinito, fissato nell'attimo di compenetrazione spirituale attuata dall'atto del dare e del ricevere. Klimt, nel Bacio, è così riuscito nel difficile, se non impossibile tentativo, di fermare l'attimo di compenetrazione totale, di 'sympatheia' dell'amore, fissando in una dimensione a-temporale ed a-spaziale quel gesto di respiro cosmico che vive di per sé, incarnato nell'intreccio degli amanti. L’andamento delle linee, curve o spigolose, esprimono rispettivamente la morbidezza femminile e il rigore maschile. La coppia si struttura su uno schema piramidale (ricordo classico da cui l’autore ha preso spunto in una visita a Ravenna ai mosaici bizantini), ambientato su uno sfondo dorato che assume una prevalenza inedita e assoluta, funzionale ad accogliere e racchiudere il momento estatico dell’amore. In contrasto con quest’ultimo il prato fiorito ai piedi dei due amanti, che li lega simbolicamente alla terra. Torna quindi il tema della sintesi tra cielo e terra, realtà e utopia. Quello dell’autore è uno stile bidimensionale dove si fondono elementi naturali, geometrici e astratti. La donna risulta completamente dedita e abbandonata all’uomo, mentre quest’ultimo è proteso in avanti in atteggiamento di forza protettiva e tenerezza nei confronti della persona amata. L’equilibrio della loro unione è allo stesso tempo perfetto e precario, armonico e inquieto, specchio di un’epoca sospesa tra illusioni e certezze, dove l’amore sembra l’unico baluardo in cui rifugiarsi. Gli amanti raffigurati sono lo stesso Klimt e la sua compagna Emilie Flöge. Isolati dal mondo in un abbraccio che è fusione sensuale e spirituale, i due amanti del dipinto celebrano il trionfo del potere dell’eros, capace di sconfiggere i conflitti tra uomo e donna, persona e natura.

Info sull'originale

Olio su tela, dimensioni dell'originale: 180 x 180 cm , Oesterreichische Galerie Belvedere, Vienna

Autore

Klimt Gustav (1862-1918)
Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Neubau, 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei massimi esponenti dell'Art Nouveau (stile Liberty, in Italia), protagonista della secessione viennese.
Gustav Klimt nasce nel 1862 a Baumgarten, quartiere di Vienna, secondo di sette fratelli. Il padre Ernst, immigrato boemo, è orafo, la madre, Anna Finster, appassionata di musica lirica. Le condizioni economiche della famiglia, già compromesse, diventano precarie dopo la crisi economica del 1873 causata dal fallimento dell'Esposizione Universale di Vienna.
Nel 1876 il quattordicenne Gustav viene ammesso a frequentare la Kunstgewerbeschule, (scuola d'arte e mestieri del Museo Austriaco per l'arte e l'industria), dove studierà fino al 1883, confrontandosi con svariate tecniche artistiche, dal mosaico alla ceramica, nel rispetto dei canoni accademici e della storia dell'arte del passato. Tre anni dopo, con il fratello minore Ernst e con il pittore Franz Matsch, grazie all'interessamento del professor Laufberger, ottiene la commissione per la decorazione del cortile del Kunsthistorisches Museum, su progetto dello stesso Laufberger.
Nel 1880 dipinge le quattro allegorie del Palazzo Sturany a Vienna e il soffitto della Kurhaus di Karlsbad. Tra il 1886 e il 1888 si dedica, con il fratello e l'amico, alla decorazione del Burgtheater di Vienna, in una serie di pannelli raffiguranti teatri dell'antichità o del mondo contemporaneo. I tre guadagnano ben presto la stima e la notorietà tra i cittadini viennesi, e le commissioni dei primi ritratti garantiranno loro un discreto successo e una tranquillità economica. I ritratti vengono eseguiti a partire da fotografie, e una delle prime qualità che viene riconosciuta a Gustav è proprio la precisione fotografica nella resa dei volti.
Nel 1888 Klimt riceve un riconoscimento ufficiale dall'imperatore Francesco Giuseppe e le università di Monaco e Vienna lo nominano membro onorario.
Nel 1892, a pochi mesi dalla morte del padre, anche il fratello Ernst muore improvvisamente: Gustav deve farsi carico di entrambe le famiglie, e questo lutto lascia un segno anche nella sua produzione artistica. Nello stesso periodo avviene l'incontro con Emilie Flöge che, pur essendo a conoscenza delle relazioni che il pittore intrattiene con altre donne (negli anni '90 del XIX secolo Klimt sarà il padre riconosciuto di almeno 14 figli), sarà la sua compagna fino alla morte del pittore.
Nel 1898 si inaugura la prima mostra della Secessione viennese, movimento artistico costituitosi l'anno prima con Klimt presidente. La secessione pubblica una propria rivista, Ver Sacrum (primavera sacra) di cui verranno pubblicati 96 numeri, fino al 1903. Alla prima mostra vengono esposte opere dello stesso Klimt, di Auguste Rodin, Puvis de Chavannes, Arnold Böcklin, Alfons Mucha e Fernand Khnopff. La seconda mostra inaugurerà il Palazzo della Secessione, appositamente progettato da Joseph Maria Olbrich con elementi greco-egiziani: all'ingresso venne collocata la frase A ogni tempo la sua arte, all'arte la sua libertà.

Nel 1894 l'università di Vienna aveva commissionato all'artista la decorazione del soffitto dell'aula magna sul tema illuminista del trionfo della Luce sulle Tenebre, da sviluppare su tre facoltà: Filosofia, Medicina e Giurisprudenza. I lavori vengono rimandati per anni e, quando i pannelli verranno presentati, rispecchiano il mutamento stilistico del giovane pittore, influenzato dalla Secessione che egli stesso aveva fondato. Tutti e tre i pannelli, della dimensione 430x300cm, vennero distrutti da un incendio del Castello di Immerdorf nel 1945, e ne rimangono solo foto in bianco e nero e una foto a colori del bozzetto di Medicina.
Il primo pannello fu presentato da Klimt solo nel 1900, in occasione della settima mostra della Secessione. Si tratta della Filosofia. Già in questa occasione si capisce come lo stile del pittore sia radicalmente cambiato e difficilmente potrà rispondere alle attese della committenza pubblica. Ottantasette professori dell'universita' protestarono contro questa opera, la quale, tuttavia, vinse anche il primo premio allEsposizione Universale di Parigi del 1900. Non si tratta più del limpido stile storicista tanto amato dai viennesi, ma un fluire di corpi simbolici e metafisici; non una parata dei grandi pensatori del passato ma un turbinio di forze oscure e non rassicuranti. A sinistra una massa di corpi in diversi atteggiamenti, giovani e anziani, disperati o sereni; a destra uno sfondo punteggiato di stelle su cui aleggia un volto misterioso (l'enigma del mondo) mentre in basso spunta un volto femminile radioso: La Filosofia.
Noncurante delle critiche, Klimt presenta La Medicina nello stesso stile de La Filosofia: stessi corpi fluttuanti che simboleggiano la vita, in mezzo ai quali vi è la Morte; si distacca una figura femminile nuda che rappresenta la liberazione dal dolore. In basso la figura mitologica di Hygeia (Igea) figlia di Esculapio, che impersona la medicina. Federica Ammiraglio nota che "i critici progressisti ammirarono l'estrema modernita' dell'opera, la lettura in chiave simbolista, la non idealizzazione dei nudi e la carica di pessimismo scopenhaueriano" mentre tali caratteristiche furono molto deplorate dalla stampa. Il fascicolo di Ver Sacrum che presentava i bozzetti fu sequestrato e 15 parlamentari firmarono un'interpellanza parlamentare.
Il terzo pannello dedicato alla Giurisprudenza si stacca stilisticamente dagli altri due, forse per l'influenza del suo viaggio a Ravenna, forse per l'esperienza acquisita con il Fregio di Beethoven. Non più fluire di corpi ma un incastro di decorazioni bidimensionali dove dominano nero e oro e dove risaltano vigorose alcune figure. In basso il peccatore, emaciato, è avvolto da un polipo e attorniato da tre figure femminili che rappresentano le tre furie della punizione: "una dorme dimentica, una spalanca gli occhi vendicativa, la terza ammicca come per adescare". In alto troviamo, piccole ed austere, le figure allegoriche di Verità, Giustizia e Legge.
Filosofia, Medicina e Giurisprudenza verranno duramente contestate dai committenti, che avevano immaginato una sobria rappresentazione del progresso della cultura, ma che si ritrovano un turbinio di corpi sensuali. La protesta del corpo docente arriva fino al parlamento: a questo punto, Klimt decide di rompere il contratto e restituisce l'anticipo già versato.
Elemento chiave dei lavori di Klimt è la figura femminile. Anche quando rappresentano figure allegoriche, le donne sono visibilmente ritratte da personaggi della vita quotidiana; talvolta si tratta di prostitute che, anche se ingentilite dalle citazioni classiche nel contesto del quadro, vengono raffigurate ad esempio con acconciature vaporose e trucco pesante. Oppure vengono rappresentate come femmes fatales, tema molto in voga al tempo (basti pensare alle illustrazioni di Aubrey Beardsley per la Salomè di Oscar Wilde).
Nella Giuditta II del 1909 la donna ritratta, Adele Bloch-Bauer (donna dell'alta borghesia Viennese), ha quasi sembianze di una sirena. Questo scandalizza la società viennese dell'epoca che avrebbe accettato senza problemi personaggi femminili idealizzati, ma che non può non notare l'eccessivo realismo di certe figure e soprattutto dei nudi. Un'altra caratteristica della sua pittura è l'ornamento con forme ed elementi classici, che non solo svolgono funzione decorativa, ma assumono anche valenze simboliche, dando il massimo risalto alla figura centrale.
Nonostante lo scandalo tra i benpensanti, Klimt trova i suoi mecenati tra le ricche famiglie ebree della borghesia viennese, che amano l'arte d'avanguardia: l'industriale dell'acciaio Karl Wittgenstein, la famiglia Knips, l'imprenditore tessile Wärndorfer. Alle mogli di questi influenti personaggi, Klimt dedicherà dei famosi ritratti.
Intanto, Klimt continua ad esporre i suoi lavori a livello internazionale, anche grazie ai contatti con le altre Secessioni, di Berlino e di Monaco, di cui è membro: nel 1900 Filosofia riceve la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi.
Nel 1903 Klimt si reca due volte a Ravenna, dove conosce lo sfarzo dei mosaici bizantini: l'oro musivo, eco dei lavori del padre e del fratello in oreficeria, gli suggerisce un nuovo modo di trasfigurare la realtà e modulare le parti piatte e plastiche con passaggi tonali, dall'opaco al brillante.
In seguito alla crisi della Secessione viennese, Klimt si avvicina ai neonati Wiener Werkstätte (Laboratori Viennesi) e la mostra del 1908 conterrà una sezione dedicata esclusivamente a sedici sue opere. La collaborazione continua anche nel 1905 con la decorazione di Palazzo Stoclet, dimora dell'industriale Apolphe Stoclet progettata da Josef Hoffmann a Bruxelles, con il fregio musivo della sala da pranzo. I 9 disegni ideati da parte di Klimt oggi si trovano nella collezione permanente del Museum für angewandte Kunst a Vienna.

Nel 1910 Klimt partecipa alla Biennale di Venezia e l'anno successivo riceve il primo premio dell'Esposizione Internazionale di Arte di Roma per Morte e vita: le sue opere verranno esposte anche a Firenze, Bruxelles, Londra e Madrid.
Al ritorno da un viaggio a Roma, l'11 gennaio 1918, viene colpito da un ictus che lo condurrà alla morte il 6 febbraio. L'allievo ed amico Egon Schiele lo ritrarrà sul letto di morte.
Gustav Klimt è il pittore più rappresentativo dell'art nouveau. Partito da una formazione artistica ancora tradizionale, diviene uno dei massimi esponenti della secessione viennese. In lui prevalgono il simbolo, l'evocazione della realtà, piuttosto che la sua rappresentazione; la linea elegante, morbida e sinuosa, la bidimensionalità delle forme, l'accostamento sapiente dei colori, il preziosismo, in una fusione e in un assorbimento delle più svariate componenti, che vanno dalla conoscenza dei mosaici di Ravenna (fulgore e divisionismo cromatico, superamento della realtà, assenza di volumetria) fino alle più recenti acquisizioni artistiche (simbolismo, decadentismo) e psicoanalitiche (l'espressione dell'inconscio attraverso il segno pittorico). Ma l'arte di Klimt non è tutta o soltanto espressione di un mondo interiore morbosamente angosciato, come appare in molte sue opere: egli è capace di rendere anche l'ultima magica poesia di un bel paesaggio o la forza interiore che emana dai visi di alcuni ritratti femminili.
(Wikipedia)

ULTIME DAL BLOG
Luci del Nord. Impressionismo...
Stati d'animo Arte...
L’Eterno e il Tempo...
Hiroshige. Visioni...
Rudolf Steiner L'alchimia...
ULTIME OPERE INSERITE
Donna di fiori I - MATERICA...
Madonna con Bambino...
Madonna con Bambino...
Madonna con Bambino...
Madonna con Bambino...
GLOSSARIO
1 bit immagini ...
16 bit immagini ...
2 bit immagini ...
24 bit immagini ...
>> See all
SITE MAP
BLOG
STILI ARTISTICI
TOP 5 ARTISTI
ARTISTI A/Z
TOP 10 QUADRI
Outlet Ebay:

EFFECT ART - Latina (LT) - Partita IVA 02767840549
Condizioni di vendita - Privacy & Cookie Policy
Credits: http://www.mandarinoadv.com
info@effectart.com