Jean-Auguste-Dominique Ingres (Montauban, 29 agosto 1780 – Parigi, 14 gennaio 1867) è stato un pittore francese. Ingres è considerato il maggiore esponente della pittura neoclassica, una pittura a cui guarderà, negli anni '60 del XIX secolo, anche il giovane Édouard Manet.
Nato a Montauban, primo di cinque figli, dopo un apprendistato presso la bottega paterna, affinò la sua formazione iscrivendosi all'Accademia di belle arti di Tolosa dove, grazie agli insegnamenti del suo primo maestro, il pittore Roques, cominciò ad accostarsi all'arte di Raffaello.
Ingres fu anche violinista; in gioventù fu secondo violino dell'orchestra municipale di Tolosa. Da questa sua seconda attività artistica è nato un modo di dire molto diffuso in francese: violon d'Ingres "violino di Ingres" con cui si indica una passione coltivata parallelamente alla propria attività principale.
Nel 1796 si recò a Parigi per studiare nell'atelier di David, altro celebre pittore del Neoclassicismo francese. In quest'ambiente, Ingres apprese gli ideali neoclassici e sviluppò la sua particolare armonia delle linee tenui e nell'utilizzo del colore.
Nel 1806, dunque, Ingres arrivò a Roma dove scoprì dal vivo l'eleganza di Raffaello e del Quattrocento italiano che consacrò definitivamente il suo stile. Questi furono i suoi anni di lavoro più prolifici, in cui dipinse le sue famose Bagnanti, i paesaggi, i disegni, i ritratti e gli episodi storici ispirati al Rinascimento italiano.
Nel 1813 si sposò con Madeleine Chapelle, alla quale dedicò l'opera Il fidanzamento di Raffaello, in cui il pittore italiano viene raffigurato insieme alla famosa Fornarina.
La sua fama negli anni seguenti continuò a crescere grazie anche, oltre ai numerosi ritratti, alle opere impegnate di chiara ispirazione classica, come L'Apoteosi di Omero. La sua definitiva consacrazione avvenne nel 1825, quando il re Carlo X gli consegnerà la croce della Legion d'Onore. Dal 1835 fino al 1840, diventò direttore dell'Accademia di Francia a Roma.
Tornato a Parigi nel 1841, ebbe un'accoglienza trionfale. Ricevette nuove importanti commissioni per tutte le vetrate della cappella di Notre Dame. Nel 1846 partecipò alla sua prima esposizione pubblica nella Galerie des Beaux-Arts, per la quale l'anno seguente divenne membro della commissione, insieme a Delacroix. Nel 1849 si dimise dall'incarico a causa della morte della moglie.
Per via di una malattia che lo colpì agli occhi, nel suo ultimo periodo Ingres fu costretto ad avvalersi di alcuni collaboratori per ultimare le parti secondarie delle sue opere del periodo maturo, caratterizzato dall'assidua ricerca della perfezione formale. Nel 1852 Ingres si sposò per la seconda volta con Delphine Ramel. Nel 1855, all'Esposizione Universale di Parigi, vennero scelte ben quarantatré sue opere. Nel 1862 fu nominato senatore. Il 14 gennaio del 1867, all'età di ottantasei anni, Ingres morì e venne seppellito nel Cimitero Père Lachaise di Parigi.
La sorprendente galleria di ritratti, estremamente realistici, che Ingres ci ha lasciato, è un vero e proprio specchio della società borghese del suo tempo, della quale il pittore esalta pregi e virtù, grazie alla precisione del suo disegno. Il suo apporto alla storia della pittura fu di estrema importanza, anche perché inserì il concetto nuovo di "arte per l'arte", dando ad essa una valore assoluto e ponendola al primo posto davanti a tutto. E' straordinario, infatti, che, proprio dal massimo esponente del neoclassicismo, sia venuto uno dei principi che informeranno la pittura moderna e contemporanea.
(Wikipedia)