Jan Both (Utrecht, 1618 – Utrecht, 1652) è stato un pittore olandese.
Figlio di un maestro e di un disegnatore di cartoni per vetrate e per decorazioni su vetri, con il quale fece l'apprendistato.
Successivamente entrò nell'ambiente artistico e colto della sua città restando influenzato dapprima dagli studi su Tiziano, Raffaello e Michelangelo e successivamente dal Caravaggio.
Nel 1634 fu allievo di Abraham Bloemaert ancora ancorato ai classici, prima di recarsi in Francia e in Italia, dove soggiornò nel biennio 1639-1640. La sua permanenza romana gli consentì di affinare e stabilizzare il suo stile orientandolo verso una interpretazione idealizzata della natura, impreziosita dalle influenze di Claude Lorrain. I caratteri emergenti delle sue opere, assunsero quindi scene ad effetto, luminosità sfuocata, alonature e luci radiosi.
Prima di lasciare la capitale romana, Both ebbe modo di conoscere i Bamboccianti.
Intorno al 1641, Both abbandonò Roma per indirizzarsi verso Venezia prima di ritornare a Utrecht, località nella quale ritrovò una atmosfera pittorica italianeggiante, grazie alla presenza di Cornelis van Poelenburgh.
Tra le sue opere abbondarono i paesaggi, spesso romaneschi o comunque italianeggianti, completati da gruppi e figure che nel loro insieme formarono un componimento popolaresco e contadino innovativo rispetto al solito paesaggio mitologico e biblico.
Numerosi furono i suoi allievi ed i suoi epigoni, tra i quali Willem de Heusch, mentre la sua influenza si riscontrò nelle opere di Nicolaes Berchem, Adam Pynacker e Aelbert Cuyp.
(Wikipedia)