The Master of the Saint Bartholomew Altarpiece (active between 1475/1480 and 1510)
Maestro dell'Altare di san Bartolomeo (Meister des Bartholomäusaltars) (forse originario di Utrecht, Arnhem o Nijmegen, attivo a Colonia dal 1475 al 1510).
L'anonimo artista, operoso a Colonia ma di origine straniera, probabilmente si formò nella parte settentrionale dei Paesi Bassi influenzato soprattutto dalla produzione miniaturistica olandese, successivamente si stabilì, verso il 1480, a Colonia, dove forse morì, divenendo l'ultimo rappresentate del gotico internazionale, caratterizzando il suo stile per la raffinatezza del colore, il gusto del grottesco e il carattere simbolico delle sue composizioni, probabilmente influenzato, in questi aspetti, dal convento dei certosini di Colonia, celebre per la sua intensa attività spirituale ed artistica, col quale intrattenne costanti rapporti.
Nelle sue prime opere si rifà maggiormente a Dirk Bouts e a Rogier Van der Weyden, del 1475 circa è il Libro d’ore di Sofia van Blant, ora conservato a Colonia; di questi primi anni è anche un Altare della Vergine le cui tavole oggi sono disperse: l'Adorazione dei pastori al Petit Palais di Parigi; l'Adorazione dei Magi nell'Alte Pinakothek di Monaco; la Morte della Vergine, un tempo a Berlino e ora distrutta; Incontro dei Re Magi e l'Assunzione a Lulworth Castle, nella collezione Wald; Sant’Anna, la Vergine e il Bambino, nell'Alte Pinakothek di Monaco; infine la Messa di san Gregorio di Colonia.
Successive sono sia la Vergine della noce di Colonia, che riprende la tradizione delle Madonne di Colonia, che la Deposizione dalla croce, di cui conosciamo due versioni una al Louvre l'altra a Garrowby Hall nella collezione di lord Halifax, libera interpretazione del tema già trattato da Rogier van der Weyden.
Databile tra il 1485 e il 1500 circa è il Battesimo di Cristo della National Gallery di Washington.
Della sua produzione matura sono i grandi altari di san Tommaso e della Crocifissione, eseguiti per la certosa di Santa Barbara a Colonia, tra il 1490 e il 1500, oggi conservati a Colonia
L’altare di San Tommaso, donato al convento dal giurista di Colonia Peter Rinck, presenta nella parte centrale, davanti a un’aura celeste con Dio Padre, lo Spirito Santo, angeli e i santi Gerolamo, Ambrogio, Elena e Maria Maddalena, il gruppo col Cristo risorto che porta, con un gesto brusco, la mano dell'apostolo Tommaso, inginocchiato ai suoi piedi, nella ferita aperta, per convincerlo della sua esistenza corporea.
Tra il 1500 e il 1510 realizza l'Altare di san Bartolomeo, da cui l'anonimo prende il suo nome, destinato in origine probabilmente alla Certosa di Colonia, esposto successivamente nella chiesa parrocchiale di Santa Colomba e oggi all'Alte Pinakothek di Monaco, con sette santi allineati dinanzi a un ricco paramento di broccato. Al centro, san Bartolomeo con ai lati sant’Agnese e santa Cecilia e un certosino inginocchiato ai suoi piedi. Sulle ante, a destra santa Caterina e san Giacomo minore, a sinistra san Giovanni Battista e santa Margherita.
Il Maestro non ebbe allievi né seguaci.(Wikipedia)