Riproduzioni quadri su tela e ogni superficie | Stampe di Arte
Info Spedizioni | Condizioni di vendita | Termini di Pagamento | Privacy Policy | Processo di Stampa | Contatti
Stampe di arte | Facebook Riproduzioni quadri - Copia d'arte | Youtube Stampe di arte | Twitter Stampe di arte | Google+
Cambia Lingua:
  italiano
Login
Registrati
SHOP | RIPRODUZIONI | CORNICI | MATERIALI | IMMAGINI | FOTO SU TELA | BLOG |
STILI ARTISTICI
  • Per cercare un artista particolare vai a fine pagina e clicca sulla voce ARTISTI A/Z
  • !!! NEW !!!
  • * TUTTE LE MATERICHE
  • * KLIMT - Materiche
  • * MONET - Materiche
  • * VAN GOGH - Materiche
  • * PALISI - Materiche
  • * RELIGIOSI - Materiche
  • * FIORI - Materiche
  • MALIARDE
  • MUSEO
  • BOCCIONI
  • BOTTICELLI
  • CARAVAGGIO
  • EL GRECO
  • GAUGUIN
  • KLEE
  • KLIMT
  • LEONARDO DA VINCI
  • MICHELANGELO
  • MONET CLAUDE
  • MUCHA
  • RAFFAELLO
  • RENOIR
  • TURNER
  • VAN GOGH
  • VARI ASTRATTI
  • CONTEMPORANEI
  • MADONNE
  • ANGELI
  • RELIGIOSI
  • LE GROTTESCHE
  • IMMAGINI RAGAZZI
  • TROMPE L'OEIL
  • ITALIA
  • MARINE
  • PAESAGGI
  • FOTO SPAZIO
  • FOTO DAL MONDO
  • FOTO VARIE
  • FOTO CITTÀ
  • FOTO FIORI&FRUTTI
  • FOTO AEREI
  • FOTO MOTO
  • FOTO ANIMALI
  • ELABORAZIONI GRAFICHE
TOP 5 ARTISTI
  • Klimt Gustav (1862-1918)
  • Klee Paul (1879-1940)
  • Van Gogh Vincent (1853-1890)
  • Colle Pasquale
  • Monet Claude (1840-1926)
Carica la tua foto

Pontormo Jacopo (1494-1556/1557)

Jacopo Carrucci, conosciuto come Jacopo da Pontormo, o semplicemente come il Pontormo, (Pontorme, 24 maggio 1494 – Firenze, 2 gennaio 1557), è stato un pittore italiano. Nato dal fiorentino Bartolomeo di Jacopo di Martino Carrucci e da Alessandra di Pasquale di Zanobi, il padre di Pontormo era stato pittore a sua volta, nella bottega del Ghirlandaio, ma di lui non si conoscono opere. La nascita del primogenito Jacopo avvenne il 24 o il 25 maggio del 1494, ma qualche anno dopo (nel 1499) il padre morì, seguito dopo pochi anni anche dalla madre, che lo lasciò orfano a soli dieci anni, nel 1504. Jacopo fu affidato alla porta dei Pupilli, la magistratura fiorentina che si occupava dei beni degli orfani, e preso in custodia dalla nonna materna Brigida, che gli fece dare istruzione e a tredici anni lo mandò a Firenze, dove poi visse praticamente tutta la vita. Secondo Vasari, a Firenze Pontormo frequentò le botteghe dei principali artisti allora attivi, come Piero di Cosimo (verso il 1510), Andrea del Sarto, Mariotto Albertinelli e Fra Bartolomeo, è inoltre instaurò sporadici contatti anche con Leonardo da Vinci. Il debutto ufficiale fu alla Santissima Annunziata, interessata in quegli anni da un intenso programma di decorazione, di cui resta un'abbondante documentazione. Gli importanti lavori di decorazione legati alla visita di Leone X a Firenze gli procurarono del lavoro. Cosimo di Andrea Feltrini, specialista di grottesche, era stato incaricato di decorare l'arcone d'ingresso dell'Annunziata con varie figure, ma la strettezza dei tempi rese necessario il ricorso ad aiuti, tra cui il diciannovenne Jacopo, che realizzò così le figure della Fede e della Carità, oggi molto danneggiate (gli originali sono al Museo di San Salvi, mentre in loco si conservano copie). L'opera ebbe un notevole successo, scatenando anche qualche invidia del maestro Andrea del Sarto[. Al 1515 circa viene ipotizzato un primo soggiorno a Roma, basato solo su dati stilistici nelle sue opere, in cui si leggono riferimenti alla volta della Cappella Sistina di Michelangelo e alle prime due delle Stanze vaticane di Raffaello. Vasari dà un ritratto entusiasta del giovane Pontormo, che era molto promettente, una specie di bambino prodigio nella pittura; anche i grandi Raffaello e Michelangelo riconoscevano l'eccezionale talento del Pontormo e gli avevano previsto una luminosa carriera artistica. Proprio questa lo avrebbe portato successivamente, secondo Vasari, ad abbandonare i "buoni modelli" della pittura e ad avventurarsi in sperimentazioni e innovazioni che al tempo non vennero comprese e che lo stesso Vasari giudicava bizzarre, smodate, eccessive. Oggi il giudizio di Vasari è ampiamente superato dalla critica, che vede in questi anni la fondamentale elaborazione di uno stile pittorico proprio, autonomo rispetto alla tradizione e decisamente anti-classico. Dal 1519 Pontormo venne arruolato dalla famiglia Medici per prendere parte alla decorazione del salone della villa di Poggio a Caiano. Lavoravano agli affreschi anche Andrea del Sarto e Franciabigio, autori di una grande scena su una parete ciascuno, ma di lì a poco, nel 1521, la morte del papa sospese tutte le attività. Come appuntò con precisione Vasari, tra la fine del 1522 e il 1523 un focolaio di peste fece sì che Pontormo si allontanasse in via precauzionale dalla città, recandosi, accompagnato dal solo allievo Bronzino, nella Certosa del Galluzzo, dove trovò ospitalità dai monaci e ricevette vari incarichi, a cui attese fino al 1527. In particolare iniziò la decorazione delle lunette del chiostro con Scene della Passione, completandone cinque su sei (l'Inchiodamento alla croce restò a livello di disegno preparatolrio). In queste opere è più che mai evidente l'influenza delle incisioni di Dürer (in particolare la serie della Piccola Passione), che gli causò poi la disistima di Vasari stesso, che lo descrisse come notevolmente peggiorato rispetto alla sua gioventù: la maniera tedesca era dopotutto vista con sospetto negli anni della Controriforma in cui scriveva Vasari, facendo sospettare simpatie luterane. Pinelli inoltre riscontrò similitudini nelle scene con un'altra opera nordica, la Passione di Hans Memling a quell'epoca a Santa Maria Nuova, istituzione pure retta dallo stesso priore della Certosa, Leonardo Buonafede. Al termine della decorazione ad affresco l'artista realizzò una grande tela con la Cena in Emmaus, destinata al refettorio della foresteria o alla dispensa. In tale opera è rappresnetato l'esatto momento in cui Gesù, nello spezzare il pane, rivela sé stesso ai due discepoli astanti: uno solleva il capo mentre l'idea sta balenando nella sua mente, l'altro versa invece il vino dalla brocca ancora inconscio. La rappresentazione dell'istante, unita a un realismo mai visto prima (nelle suppellettili, nelle reali mani e piedi dei personaggi, negli animali sotto il tavolo) e a un'accentuazioni dei volumi dovuta allo sfondo scuro (ad esempio nelle apparizioni dei monaci certosini dietro Gesù), ne fanno un'opera di straordinaria modernità, anticipatrice delle ricerche di Caravaggio, Velázquez e Zurbarán. La sua carriera come pittore comunque proseguì, sempre a Firenze, e nel 1525 Jacopo venne chiamato a far parte dell'Accademia del Disegno. Dal terzo decennio del Cinquecento fino alla sua ultima fase artistica, Pontormo intensificò la riflessione sulle opere di Michelangelo, con la ferma volontà di riuscire a superarlo. Lunghi studi preparatori dimostrano la ricerca della perfezione formale, ma poi i risultati finali, in qualche modo, frustravano le sue aspettative. Dal 1546, il Pontormo lavorò per dieci anni - fino alla morte - alla decorazione del coro della chiesa di San Lorenzo, che era la chiesa della famiglia dei Medici. Alla morte del Pontormo, furono portati a termine dal Bronzino, suo allievo di poco più giovane, e suo fedele amico per molti anni. Venne sepolto il 2 gennaio 1557 nella basilica della Santissima Annunziata, per cui morì probabilmente il 31 dicembre 1556 o il 1 gennaio 1557. (Wikipedia)

ULTIME DAL BLOG
Luci del Nord. Impressionismo...
Stati d'animo Arte...
L’Eterno e il Tempo...
Hiroshige. Visioni...
Rudolf Steiner L'alchimia...
ULTIME OPERE INSERITE
Donna di fiori I - MATERICA...
Madonna con Bambino...
Madonna con Bambino...
Madonna con Bambino...
Madonna con Bambino...
GLOSSARIO
1 bit immagini ...
16 bit immagini ...
2 bit immagini ...
24 bit immagini ...
>> See all
SITE MAP
BLOG
STILI ARTISTICI
TOP 5 ARTISTI
ARTISTI A/Z
TOP 10 QUADRI
Outlet Ebay:

EFFECT ART - Latina (LT) - Partita IVA 02767840594
Condizioni di vendita - Privacy & Cookie Policy
Credits: http://www.mandarinoadv.com
info@effectart.com