Jeroen Anthoniszoon van Aken (/jəˈrun ɑnˈtoːnɪsoːn vɑn ˈaːkə(n)/), detto Hieronymus (/ɦijeːˈɾoːnimʏs/) o Jeroen Bosch (/jə'run bɔs/) ('s Hertogenbosch, 2 ottobre 1453 – 's Hertogenbosch, 9 agosto 1516) è stato un pittore olandese.
Firmò alcuni dei suoi dipinti con Bosch (pronunciato come Boss in olandese). In spagnolo viene spesso chiamato El Bosco; in italiano è talvolta designato come Bosco di Bolduc (da Bosch e Bois le Duc, traduzione francese di 's Hertogenbosch = Bosco Ducale, città natale di Bosch).
La ricchezza di inventiva nelle sue opere, vere e proprie visioni, ha spesso distratto gli studiosi, chiamando in causa dottrine non compatibili storicamente, come la psicanalisi, e impedendo un corretta lettura. Sicuramente la sua opera andò di pari passo con le dottrine religiose e intellettuali dell'Europa centro-settentrionale che, al contrario dell'Umanesimo italiano, negavano la supremazia dell'intelletto, ponendo piuttosto l'accento sugli aspetti trascendenti e irrazionali: ne sono esempio le prime elaborazioni di Martin Lutero e le opere di Sebastian Brandt ed Erasmo da Rotterdam.
Non senza un'acuta dose di ironia, Bosch mise in scena la libertà concessa da Dio all'uomo, la sua caduta nel vizio e il destino infernale che attende i peccatori; l'unica via che sembra suggerire l'artista per redimersi si trova sia nelle tavole con la vita dei santi, attraverso l'imitazione della loro vita dedita alla meditazione anche se circondati dal male, sia nelle tavole con la Passione di Cristo, attraverso la meditazione sulle pene sofferte dal Cristo, per riscattare dal peccato universale il genere umano, che porta all'immedesimazione stessa del riguardante e alla salvezza.
Bosch non datò mai i suoi dipinti e ne firmò solo alcuni. Il re Filippo II di Spagna fu un appassionato collezionista dei suoi lavori, da qualche decennio dopo la morte del pittore; come risultato la Spagna è oggi il paese che in assoluto possiede più opere del pittore, soprattutto al Museo del Prado e al Monastero dell'Escorial a Madrid.
Nacque probabilmente nel 1453, forse il 2 ottobre, a 's Hertogenbosch, una città nel sud degli odierni Paesi Bassi, vicino a Tilburg e allora possedimento dei duchi di Borgogna.
Non sappiamo nulla della prima formazione di Hieronymus, ma possiamo supporre che apprese i rudimenti dell'arte dai parenti.
Sicuramente l'artista sviluppò un proprio stile diverso da quello allora maggiormente in voga, basato sulla finezza dei dettagli e la resa dei volumi plastici, optando per "un'esecuzione piatta, a due dimensioni, grafica anziché pittorica: erede, sotto questo aspetto, dell'arte dell'illustrazione miniata.
Gli esordi pittorici dell'artista vengono in genere datati tra il 1470 e il 1475.
La ricostruzione del catalogo dell'artista è un'operazione estremamente problematica e controversa, che ha coinvolto innumerevoli studiosi, con ipotesi anche molto contrastanti, nella generale scarsità di notizie. Nessuna opera è infatti datata e pochissimi sono i collegamenti certi tra opere e commissioni documentate; mancano inoltre evidenti sviluppi formali del suo stile da permettere di tracciare una progressione logica. A ciò vanno aggiunti anche i dubbi sull'autografia, anche delle opere firmate o di parti di esse, la presenza di più versioni della stessa opera (con la difficoltà di risalire al prototipo), nonché gli effetti del successo della sua arte: i suoi lavori erano spesso copiati o imitati, anche da artisti di alta capacità, e nei secoli restauri impropri e ridipinture di parti lacunose hanno alterato la superficie pittorica delle sue tavole. Tra i contributi più moderni alla definizione di periodi stilistici nella produzione dell'artista spiccano i contributi di Charles de Tolnay (1937), Combe (1946), Cinotti (1966), Unveferhrt (1980), fino a gli studi legati ai restauri ed alle analisi scientifiche nalizzati da Vermet (2001). Grazie alla radiografia, la fotografia e la riflettografia all'infrarosso, la dendrologia, si sono raccolti dati che hanno stabilito, ad esempio, che alcuni supporti erano troppo "giovani" per essere stati dipinti da Bosch, escludendo dal catalogo opere come l'Incoronazione di spine dell'Escorial, l'Ecce Homo di Filadelfia le Nozze di Cana di Rotterdam e la Natività di Colonia.
Oggi la cronologia delle opere si basa soprattutto sul lavoro di Peter Klein e Bernard Vermet.
(Wikipedia)